Approccio Ecologico (Lezione 6b). Differential Learning: livelli di rumore e un esempio
https://youtu.be/Zo6t_MzghIY
Approccio Ecologico (Lezione 6a). Differential Learning: perturbare al posto di ripetere
https://youtu.be/yUfd7cgwBh4
Approccio Ecologico (Lezione 5b). Constraints Led Approach: obiettivi ed esempi
https://youtu.be/y0MjJ_Ury5k
Approccio Ecologico (Lezione 5a). Constraints Led Approach. Definizioni
https://youtu.be/Ky90SS1AkW4
Approccio Ecologico (Lezione 4d). Istruzioni e Feedback: cambia tutto, non cambia nulla
https://youtu.be/Hp6TtB_XnDA
Approccio Ecologico (Lezione 4c). Le fasi dell’apprendimento in IP e AE. Un esempio concreto
https://youtu.be/_P4kMDxPlwI
Approccio Ecologico (Lezione 4b). I vincoli di Newell e le fasi dell’apprendimento
https://youtu.be/nuFCewcSoBg
Approccio Ecologico (Lezione 4a). L’accoppiamento di percezione e azione
https://youtu.be/ktFc90qoSpA
Approccio ecologico (Lezione 3b) – Uno stesso di troppo
https://youtu.be/hQcAk_0_-0s
Approccio Ecologico (Lezione 3a). Programma motorio? No, grazie
https://youtu.be/Xh1pS5a_aGk
Approccio Ecologico (Lezione 2b). Perché si vince anche senza
https://youtu.be/Sav8HRe5y4g
Approccio Ecologico. (Lezione 2a). Tutto parte dalla percezione
https://youtu.be/N-BCxCUWk4w
Approccio ecologico (Lezione 1) – Cosa non è l’approccio ecologico
Un video introduttivo che, ecologicamente, cerca di eliminare alcune interpretazioni sbagliate e alcuni usi inappropriati del concetto di approccio ecologico
Spiegare e gestire gli esercizi in palestra
Può sembrare strano occuparsi di un argomento apparentemente banale come quello di come spiegare e gestire nel modo più efficace possibile gli esercizi in palestra. In fondo basta sapere quello che si vuole fare e sapere parlare italiano, no? No. Il modo in cui si...
Alla ricerca dell’esercizio “perfetto”
contenuti che cerchiamo di affrontare in questo articolo costituiscono il problema dei problemi che assilla ogni allenatore. Le domande cosa, come, con chi, perché degli esercizi alla fine è il sunto dell’arte di allenare. Per questa ragione questo articolo non può assolutamente essere esaustivo, cercherò solo di approfondire alcuni argomenti che solitamente vengono tralasciati o affrontati poco o superficialmente.
Scomporre (segmentare) e frazionare le abilità motorie (2/2)? L’approccio ecologico dinamico e la semplificazione
Abbiamo visto che nell’approccio cognitivo l’opportunità o meno di utilizzare metodiche di allenamento parziale sono rapportate all’interdipendenza delle parti. La divisione del gesto in parti deve essere fatta, quando è possibile, solo tra parti che siano poco interdipendenti tra loro. Quando questa divisione è impossibile bisogna ricorrere all’allenamento del gesto intero. Ricordiamo anche che alla base di questo ragionamento vi è il principio che il nostro cervello funziona più o meno come un PC
Scomporre (segmentare) e frazionare le abilità motorie (1/2). L’approccio cognitivo denuncia i propri limiti
Una delle strategie più utilizzate per insegnare le tecniche sportive è la pratica delle esercitazioni parziali. Le due principali metodiche di esercitazione parziale sono scomposizione e frazionamento
Mazzanti e l’apprendimento motorio (3 di 3): una sintesi dei punti principali e qualche alternativa
Essere un grande tecnico richiede abilità particolari che non sono le stesse di quelle richieste per essere un punto di riferimento per quanto riguarda la tematica dell’apprendimento motorio. Saper insegnare o far migliorare le tecniche ai propri atleti è solo una piccola parte del lavoro di un allenatore. E data la difficoltà dell’argomento se funziona anche solo con pochi atleti o su poche tecniche è già un lusso. Senza contare che come per gli atleti, che spesso fanno le tecniche senza sapere come le fanno, anche gli allenatori spesso insegnano senza sapere coscientemente quello che fanno. Quindi magari sanno insegnare ma non sanno spiegare come lo fanno.
Bosco, l’elasticità muscolare e lo split nella pallavolo
Uno dei più importanti contributi alla comprensione dell’elasticità muscolare viene dagli studi di Carmelo Bosco. Il cuore di questi studi era la differenza di potenza sprigionata da salti con (CMJ) e senza contro-movimento (SJ). Questa differenza, chiamata “Δh”, definiva un parametro che Bosco aveva chiamato “elasticità muscolare”.
Mazzanti e l’apprendimento motorio (2 di 3): la teoria del sentire, conoscere e riconoscere e i miei pensieri a riguardo
Mazzanti ha parlato della sua teoria dell’apprendimento più volte durante il lockdown. Ho già commentato la prima parte del video che Mazzanti ha registrato per CambiodiCampo in questo articolo spiegando perché il tutto mi sembra abbastanza confuso e pieno di contraddizioni . Qui commento la seconda.
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